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http://www.beb-villa-almoezia.it/catania.html#sigProGalleriae5dd6a985b
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Catania: straordinaria, pettegola e misteriosa.
Catania è la seconda città per popolazione in Sicilia, viene fondata nel XIII secolo a.C. dai sicani e si sviluppa sulla costa orientale dell'isola ai piedi del vulcano attivo più alto d'europa: l'Etna.
Rifondata dai Greci e conquistata dal tiranno di Siracusa, diventa provincia romana nel 263 a.C. fino alla dominazione ostrogota subito dopo la caduta dell'impero romano. I Bizantini e I Musulmani fino al 1089, I Normanni, gli Svevi e gli Angioini durante il basso medioevo e infine gli Aragonesi, si susseguono nel darle lustri e poteri fino a fare divenire Catania Capitale del regno di Trinacria nel 1282.
Con la sconfitta degli aragonesi la Sicilia perde l'indipendenza e diventa possedimento prima degli spagnoli, poi dei Savoia e dei Borboni. Nel 1622, Emanuele Filiberto di Savoia, le da un senato con funzioni amministrative pari a quelle di Palermo e di Messina.
Due grandi catastrofi affliggono la città nel 1669 e nel 1693; la prima è un eruzione dell'Etna che non lascia scampo a gran parte del territorio Catanese, forse la più devastante eruzione documentata di un vulcano in epoca storica, inizia nella primavera del '69 fino a concludersi, a metà luglio dello stesso anno. La seconda e non meno distruttiva disgrazia che colpisce catania solo 20 anni dopo è il terremoto della val di Noto 23esimo tra i terremoti più rovinosi della storia.
La struttura urbanistica successiva al terremoto, deriva da una pianta voluta dal duca di Camastra e dall' Arch. Vaccarini che progettarono la risurrezione della città con l'edificazione di ricchissimi palazzi barocchi.
Alla nascita del Regno d'Italia, sarà uno dei comuni più importanti della Sicilia, e con la Repubblica diventerà poi capoluogo di provincia, la seconda guerra mondiale andrà a colpire il porto e alcuni edifici storici, seminando rovine tra abitazioni e monumenti.
L'età moderna vede Catania aprirsi sempre di più ai giovani e alle diverse culture che migrano per necessità nell'isola, si distingue per l'università, per la lotta alla mafia e per la grande capacità dei catanesi di espandersi commercialmente anche al di fuori della città, investendo su diverse attività nei capoluoghi di provincia limitrofi.
Gli Itinerari Catanesi di Sebastiano
Tutti i miglior itinerari turistici considerano la piazza del Duomo una visita obbligata; al suo interno: "u liotru" (in italiano: l'elefante) ovvero una scultura di lava raffigurante un elefantino, simbolo della città che sorregge un obelisco egizio dedicato alla Dea Iside. Sul lato meridionale della piazza, si trova un edificio settecentesco, ex sede del "Seminario dei Chierici, con a fianco la Fontana dell'Amenano, opera del 1867 di Tito Angelini e la via per "a pischeria" (in italiano: la pescheria), un mercato attivo tutt'ora che sorge al di sotto delle mura di Carlo V e in particolare sotto all'arco detto "la bella porta" di porto Vecchio del 1533. Sempre su Piazza Stesicoro: sul lato est si affaccia il Duomo di Catania, risalente al 1092 e ricostruito nel 1693 dopo il terremoto e sul lato Nord il Municipio del Vaccarini sede del comune.
Percorrendo Via Etnea dalla Fontana dell'elefante andando verso nord, passando attraverso Piazza dell'Università e Piazza dei Quattro Canti, si giunge a Piazza Stesicoro, dove è possibile ammirare i resti dell'Anfiteatro del secondo secolo d.C. le cui pietre in parte vennero utilizzate dagli Ostrogoti per ricostruire le mure della città dopo la vittoria sui Romani. Nella piazza troviamo anche la chiesa dei Cappuccini e il monumento a Vincenzo Bellini, catanese illustre, famosissimo nel mondo per le sue opere liriche. Molto vicino alla piazza un altro mercato tipico detto "fera 'o luni" (in italiano: la fiera del lunedi)
Castello Ursino
Struttura imponente, fatta edificare da Federico di Sveva tra il 1239 e il 1250, è attorniata da un fossato e ha una pianta quadrata con ai quattro angoli delle torri alte 30m. Il castello è ora sede del Museo Comunale ed è aperto al pubblico, al suo interno collezioni di pregio donate da baroni, principi e monasteri siciliani, si ritrovano in mezzo ad ampissime sale, rimaneggiate nel cinquecento o ricostruite dopo il terremoto.
Altri luoghi d'interesse
Villa Bellini, la Basilica della Colleggiata, il Teatro Massimo, via Crociferi, via Etnea, piazza Università, la chiesa di S.Agata, il palazzo delle Poste centrali, l'osservatorio Astrofisico, i centri commerciali.