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Savoca

Arco Portale a Savoca per Villa Almoezia Arco Portale a Savoca per Villa Almoezia frankmanga per Villa Almoezia
Mercoledì, 14 Gennaio 2015 12:42
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Scritto da  Sebastiano
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Savoca: la Sicilia del padrino e le mummie del convento dei Cappuccini.
 
Borgo medioevale, con evidenti contaminazioni rinascimentali e barocche, si sviluppa su una cresta rocciosa fra agrumeti, vigneti e uliveti. I primi documenti storici che citano la città risalgono al basso Medioevo con Ruggero II d'Altavilla che la Istituisce Baronia e con Torrente Pagliara e la FIumara d'Agrò la dona all'archimandrita di Messina.
 
Il vero sviluppo della città avviene nel 400 quando l'archimandrita Luca IV de Bufalis la rende sua stabile dimora e capoluogo delle terre limitrofe.
 
E' da notare la formazione di una  piccola comunità ebraica che porta l'istruzione alle arti della lavorazione della seta e del ferro e alla coltivazione della canna da zucchero e della vite.
 
Sottomessa a Messina, sfruttata dai vari governi e dominazioni che si succedettero in SIcilia, gli abitanti di Savoca diminuiscono sempre di più e anche dopo la soppressione del feudalesimo, la sua decadenza è evidente. A colpirla nuovamente sarà il terremoto del 1908 e solo negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, per la scelta di alcuni registi famosi che la rendono il set di film internazionali come il Padrino, incomincerà a risollevarsi.
 
E' ora una città dedicata al turismo d'eccellenza e non mancano al suo interno monumenti e architetture di pregio come le chiese di cui è ricca, il convento dei cappuccini con la cripta, le rovine del castello di Pentefur, la porta della città. l'antico carcere e la sinagoga.
 
Gli Itinerari di Sebastiano
Se pensate di andare indietro nel tempo, di almeno 50 anni, quando le auto erano poche e tutto era silenzio, se cercate questo allora non dovete fare altro che prendere l'auto e recarvi a Savoca.
 
I vecchi e solitari vicoli, i superbi panorami sul mare di Taormina, il bar Vitelli del Padrino, la chiesa di S. Nicolò del matrimonio di Michael Corleone ed Apollonia: Savoca è questo ma anche altro.
 
Oltre alle scenografie del padrino, i turisti cercano le famose “ Mummie” del convento dei Cappuccini; queste si trovano nella cripta sottostante al convento dei frati Cappuccini, qui in delle nicchie, i cadaveri disseccati di notabili che dietro pagamento ai frati, davano il consenso ad essere mummificati per dare prestigio alla loro famiglia.
 
Il metodo per la mummificazione risaliva ai Fenici e durò sino al 1866, consisteva nello svuotamento degli organi interni, trattati con speciali unguenti per non rinsecchirsi, poi i corpi venivano riempiti di paglia per raggiungere il volume originale ed infine venivano vestiti con i loro abiti e portati in processione nella cripta definitiva, dove particolari correnti d'aria creavano il giusto ambiente per mantenere i corpi.
 
A proposito, mentre siete a Savoca, non mancate di fare un salto nella vicina Casalvecchio per ammirare la stupenda chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
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