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Caltagirone: Ceramiche di Sicilia
Dopo Catania è una delle città più fiorenti situate nell'entroterra siciliano, storico collegamento tra la piana di Gela e la piana di Catania, presente dall'età del bronzo con degli insediamenti preistorici, diventa un vero villaggio e scopre le arti della ceramica già con i greci. Caltagirone non risplende di particolare interesse per tutti i popoli che dominano le coste, i musulmani la invadono, ma nonostante la posizione che consente un ottimo controllo del territorio arrivano ai nostri giorni poche testimonianze che raccontino di una Caltagirone bizantina o Araba.
I primi documenti storici risalgono all'anno 1090 quando i Normanni con il Conte Ruggero entrarono nella città. Da qui una veloce ascesa che dopo i Vespri Siciliani vede la città arricchirsi in seguito allo sviluppo del commercio, con una ricca comunità ligure, i genovesi e gli ebrei abitarono la città, portando nuova linfa e denaro alla città, quest'ultimi però, vennero espulsi durante la dominazione spagnola e la crescita economica si arrestò.
Una nuova rinascita delle attività della città si ha dopo il terremoto del 1693, che aveva devastato anche Caltagirone, la popolazione aumenta di dimensioni, crea una sua Università, un polo ospedaliero d'eccellenza per l'epoca, nuovi edifici barocchi e anche rinnovate botteghe d'arte che le danno il meritato nome di "Città della Ceramica".
Con Don Luigi Sturzo si oppone al fascismo e con la seconda guerra mondiale soffre anch'essa della migrazione sfrenata verso gli Stati Uniti.
Dopo numerosi anni di depressione, al momento è una delle prime città siciliana per le arti della Ceramica, inserita all'interno dei comuni patrimonio dell'Unesco e nella Val di noto, e vanta un grande patrimonio artistico e tradizioni del tutto Siciliane, ogni giorno in mostra, per i turisti di tutto il mondo.
Gli itinerari Calatini di Sebastiano
Entrando in città ci si trova in via Roma, con la villa Comunale e lo scenografico settecentesco teatrino del giardino pubblico, il belvedere della città ci introduce poi al museo della ceramica.
Tutto in questa città ci parla di ceramica e vive in funzione di essa, a prova di ciò basta osservare l'imponente scalinata di Santa Maria del Monte che si innalza maestosa da piazza municipio, realizzata in maiolica dall'architetto Giacalone su progetto del Gagini, con i suoi 142 scalini riunisce Caltagirone alta con Caltagirone bassa.